OBIETTIVI
1- Garantire a minori abbandonati di perseguire una giovinezza e una maturità serena e costruttiva, sviluppando a pieno le proprie potenzialità mediante il miglioramento delle condizioni logistiche attuali.
Si intende ristrutturare e riqualificare l’ambiente abitativo adeguandolo al pieno raggiungimento dell’obiettivo sia a livello umano (spazi utili alla privacy e a momenti comunitari) sia a livello logistico (spazi ampi e numerosi all’interno ed all’esterno funzionali ad attività già presenti e a nuovi progetti educativi).
2- Creare un ambiente salubre e sicuro per la crescita dei minori in affido e per il lavoro dell’equipe educativa attraverso varie misure e in particolare per la salute l’istallazione di un sistema di ventilazione meccanica …. (VMC) e per la sicurezza l’adeguamento del perimetro e degli ingressi della proprietà.
3- Aumentare l’offerta con nuovi servizi destinati a giovani per rispondere in maniera più adeguate a nuove esigenze riscontrate. In particolare si desidera creare spazi di autonomia abitativa. Aumentare l’offerta con nuovi servizi destinati a giovani per rispondere in maniera più adeguate a nuove esigenze riscontrate. In particolare si desidera creare spazi di autonomia abitativa.
4- Sensibilizzazione e formazione dei cittadini del territorio circostanze alla Casa Famiglia su temi legati all’accoglienza e all’inclusione.
ATTIVITA’ PRINCIPALI
Ristrutturazione della cascina
Strutturata come le antiche cascine, la proprietà ha un corpo padronale davanti al quale si estende una corte chiusa di circa 500 mq chiusa e da un ulteriore struttura dove sarà possibile realizzare gli appartamenti dell’autonomia e da un’area verde di circa 300 mq. Il corpo padronale si articola su due livelli; il piano terra è dotato di luoghi ampi e confortevoli e sarà dedicato alle attività collettive e di socializzazione, oltre che agli spazi di servizio (quali un’ampia cucina e un ambiente lavanderia), mentre il piano superiore sarà dedicato alle camere da letto di bambini e ragazzi che avranno in dotazione quanto necessario per una permanenza confortevole, accogliente e adeguata all’età e ai loro bisogni.
La cascina ristrutturata offrirà maggiore spazio di movimento a tutti i componenti della famiglia in special modo ai più piccoli che disporranno di più libertà sia all’interno che all’esterno della struttura e ambienti funzionali alle diverse attività della comunità familiare (sala giochi, sala studio, sala informatica…).
Sarà così maggiormente fruibile, accogliente e adatta a facilitare la loro crescita lasciandoli liberi di muoversi.
La casa inoltre è pensata a impatto ambientale quasi zero (“casa passiva”) attraverso l’utilizzo di pannelli fotovoltaici.
Istallazione VMC
Verrà istallato un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC), un ventilatore che assicura l’immissione di aria fresca, ovvero di aria presa dall’esterno e adeguatamente filtrata. La ventilazione dell’ambiente verrà distribuita sulle 24 ore e controllata costantemente, assicurando un corretto ricambio d’aria senza sprechi energetici, come ad esempio l’apertura delle finestre.
Questo permetterà di migliore la qualità dell’aria e di garantire perciò il benessere e le condizioni igieniche dell’ambiente, prevenendo il più possibile sindromi allergiche nei bambini e, grazie all’azione di deumidificazione, di evitare le conseguenze di un’eccessiva umidità (tipica della val Padana).
La qualità migliore dell’aria avrà anche, come dimostrano vari studi, un miglioramento sulle performance cognitive.
Introduzione di misure di sicurezza
La casa verrà munita di sistemi e dispositivi atti a garantire la maggiore sicurezza possibile su vari fronti:
- Sistema anti sismico
- Free gas
- Cinta di sicurezza in prossimità di strade carrabili
- Sistema di sorveglianza con telecamere
Creazione alloggio per l’autonomia
Per non lasciare i ragazzi soli una volta terminato il periodo concordato per l’affidamento, si intende creare all’interno della cascina un luogo nel quale sia possibile per loro sperimentare le proprie capacità a vivere soli ma con il supporto a distanza della famiglia, che gradualmente limiterà la sua presenza fino ad una completa autonomia.
Le ampie metrature della casa permetteranno infatti di destinare una parte della superficie a piano terra alla realizzazione di un appartamento per l’autonomia in grado di ospitare una persona maggiorenne o una mamma maggiorenne con bambino. Questo vuole essere un primo esperimento per procedere negli anni a seguire a ristrutturare un’altra parte della cascina (le ex stalle) e permettere la costruzione di un alloggio che possa ospitare fino a tre persone (secondo le linee guida di Regione Lombardia).
Attivazione percorsi di inserimento abitativo
Si attiverà un percorso abitativo protetto post comunitario volto al conseguimento dell’autonomia integrato a servizi personalizzati e adeguati a persone che presentano maggiori fragilità.
Formazione di nuove famiglie
Si attiveranno per le famiglie del territorio percorsi di supporto ai temi della genitorialità e dell’affido, dell’accoglienza di minori anche in disagio psico-fisico, dei legami familiari da mantenere o consolidare.
Sensibilizzazione all’accoglienza
Verranno intrapresi percorsi da realizzarsi in collaborazione con le scuole (soprattutto elementari) per sensibilizzare i bambini e adolescenti del territorio al valore dei legami familiari e alla diversità (autismo, ritardo mentale, abbandono ecc.).
Risultato atteso 1 | Creazione di un maggior numero di spazi individuali e comuni sia per i beneficiari sia per genitori e i professionisti |
Indicatori R1 | -Rispetto delle tempistiche stabilite -N° di stanze ristrutturate -Questionario di soddisfazione degli utenti |
Risultato atteso 2 | Creazione di un ambiente sano e sicuro per tutti i beneficiari: -Minor numero di patologie allergiche -Minor grado di umidità |
Indicatori R2 | -Visita medica allergologica semestrale -Rilevatore di temperatura e umidità interna |
Risultato atteso 3 | Creazione di uno spazio idoneo all’abitazione autonoma e attivazione del percorso per n° 1 giovane usciti dal percorso di affidamento |
Indicatori R3 | -Rispetto delle tempistiche stabilite -Colloqui di verifiche mensili sull’andamento dell’esperienza in autonomia |
Risultato atteso 4 | Maggiore consapevolezza sul territorio in merito all’affido familiare e all’accompagnamento educativo dei minori in difficoltà |
Indicatori R4 | -N° incontri tenuti in merito -N° partecipanti ad ogni incontro -Questionario di gradimento |
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE PREVISTI
Per la ristrutturazione e la riqualificazione della Casa Famiglia, il cui progetto è stato pensato su misura dei beneficiari, si nominerà un referente interno all’associazione incaricato di seguire i lavori edili secondo le tempistiche del progetto esecutivo.
Per il monitoraggio del miglioramento delle condizioni ambientali e educative per i minori sarà formata un’equipe interdisciplinare composta dai genitori affidatari, un coordinatore, gli educatore, gli assistenti sociali e gli psicologi, che incontrerà periodicamente i minori. Oggetto degli incontri d’equipe saranno:
- analisi dei singoli progetti educativi dei minori;
- monitoraggio delle relazioni interne alla Casa Famiglia e della famiglia di provenienza.
La stessa equipe sarà chiamata a supervisione le nuove attività, in particolare il percorso dei giovani in abitazione autonoma; con scadenza mensile, saranno realizzati alcuni incontri all’interno della casa come momento collettivo di condivisione e riflessione sull’esperienza con i diretti interessati. Ruolo dell’equipe sarà anche quello di tessere e mantenere vive le reti territoriali ed il collegamento con la vita precedente l’ingresso nella casa e la quotidianità all’interno della stessa.
SOGGETTI BENEFICIARI
I beneficiari diretti del progetto sono minori (0 – 17 anni) e giovani (18 – 21) che vivono una condizione di separazione dalla famiglia d’origine conseguentemente a un decreto di allontanamento emesso dal Tribunale dei Minori. I minori verranno accolti nella nuova casa e ciò permetterà loro di vivere un’esperienza di reale vita familiare in un contesto protetto e adeguato alle loro esigenze di bambini e ragazzi.
La comunità (intesa come scuole, famiglie, associazioni, ASL, professionisti del settore, giovani…) trarrà grande beneficio dalla presenza di un nuovo luogo di accoglienza che nel tempo si aprirà sempre di più offrendo servizi specifici (micronido, case per l’autonomia, incontri, convegno…) e creando esperienze di cittadinanza attiva. Si intende infatti coinvolgere i cittadini con la partecipazione ad attività di inclusione con contributi di tempo, competenze e beni, sviluppando nuove e differenti forme collaborative di volontariato dando vita in tal modo ad una società solidale.
NUMERO BENEFICIARI | ||
Diretti | 16 | |
Indiretti | 500 |
SOSTENIBILITÀ’ E PROSIEGUO NEL TEMPO
L’acquisto dell’immobile, ora possesso patrimoniale della Casa Famiglia, è stato reso possibile da donazioni di privati, dalla concessione di un mutuo ventennale e dalle risorse dei fondatori.
Il progetto di ristrutturazione, che godrà in buona parte dei benefici fiscali del Superbonus 110%, verrà finanziato grazie ai proventi dell’attività ordinaria, alle donazioni di privati e da una campagna di raccolta fondi da enti pubblici e privati.
Il progetto può anche contare su diverse fonti non solo di fundraising, ma anche di fund saving.
- Risparmio sulle spese attuali per manutenzione ordinaria e straordinaria della casa (nel bilancio 2019 le spese di manutenzione sono state pari ad € 26.000)
- Recupero del costo di affitto, da destinare al sostegno delle attività educative per i bambini (€ 6.000)
- Recupero parziale delle spese delle utenze varie
- Maggiori entrate da contributi comunali per l’accoglienza dei minori, attraverso l’adeguamento delle convenzioni attualmente in essere
- Realizzazione di accordi di sponsorizzazioni con imprese accuratamente identificate nel territorio e con un interesse nell’attività proposta andando così a risparmiare su costi vivi del progetto.
Inoltre, la proposta della casa Famiglia Betania prevede la costituzione di un gruppo di garanti che, fatti propri i principi e i valori ispiratori, siano pronti a scegliere fra diverse modalità di adesione tra loro complementari e certamente non alternative:
- Economica: sostegno alle necessità dell’Associazione con particolare riferimento agli ambiti in cui si concretizzerà il progetto
- Relazionale: di propria conoscenza che, a diverso titolo, potranno partecipare alle varie iniziative
- Professionale: disponibilità di tempo e competenze per il conseguimento degli obiettivi indicati.
COMUNICAZIONE E RACCOLTA FONDI
Con l’avvio dei lavori di ristrutturazione avrà inizio una campagna di comunicazione per rendere noto alla comunità il nuovo progetto e la realtà della Casa Famiglia, già molto conosciuta. Si affiancherà a questa una raccolta fondi online (Crowdfunding) in cui si chiederà alla comunità di sostenere il progetto. Oltre che portare un aiuto economico, questa modalità mobiliterà e coinvolgerà la comunità di riferimento.
A fine lavori di ristrutturazione, situazione sanitaria permettendo, si svolgerà un evento di inaugurazione aperto alla comunità per ringraziare tutti coloro che avranno sostenuto il progetto e per promuovere i servizi già attivi e quelli nuovi che la Casa Famiglia offrirà al territorio.
L’ENTE RICHIEDENTE HA SVILUPPATO IN PASSATO PROGETTI E/O COMPETENZE ANALOGHI?
L’immobile dove attualmente si trova la Casa Famiglia e dove si svolgono tutte le attività legate all’associazione è stato ristrutturato 10 anni fa con un investimento iniziale di 30.000 euro al fine di raggiungere gli standard richiesti e ottenere le certificazioni previste dalla legge per ospitare dei minori. Negli anni sono stati diversi gli interventi effettuati sullo stabile per renderlo maggiormente idoneo alla crescita dei minori e alle loro esigenze (circa 70.000 euro in 10 anni). Questa esperienza maturata in diversi anni ha permesso ai genitori affidatari di conoscere le esigenze dei ragazzi legate alla vita familiare nella casa e di trovare risposte anno dopo anno per rendere più confortevole la permanenza dei bambini e dei ragazzi. Inoltre, hanno potuto conoscere e approfondire problematiche legate al mondo dell’edilizia, conoscenze che gli hanno permesso in questi ultimi mesi di scartare possibili case e di scegliere quella più adatta su più punti di vista valutando con attenzione la propensione all’accoglienza dei minori.
COSTO TOTALE DEL PROGETTO
COSTO TOTALE DI PROGETTO | € 427.115,25 | |||
Contributo richiesto FPV | € 25.000,00 | 6 % | ||
Quota fonti proprie | € 66.680,00 | 16 % | ||
Altre fonti (Superbonus 110% e mutuo) | € 335.435,25 | 79 % | ||
Totale copertura spese | € 427.115,25 | 100 % |
SCHEDA LAVORI
–DESCRIZIONE DEI LAVORI
La cascina è costituita da un corpo principale , anche se attualmente diviso in due unità abitative separate ( come un bifamiliare) ci sarà un primo intervento globale strutturale antisismico secondo le norme di legge ,con il rinforzo delle fondamenta e dei muri perimetrali e il rifacimento del tetto.
La prima abitazione è stata recentemente ristrutturata per cui non necessiterà di grossi interventi se non per lo spostamento di alcune tramezze, la seconda abitazione invece necessità di un intervento più importante e consolidativo, verranno rifatte le solette, sistemate le camere e aggiunto un bagno.
Le abitazioni verranno poi unite e vi sarà la zona giorno e un appartamento per l’autonomia al piano terra e al primo piano, con unica scala , l’accesso alla zona notte.
Un particolare riguardo verrà dato anche all’impatto ambientale dell’edificio ed al consumo energetico, per questo ci siamo rivolti ad un termotecnico specializzato in case passive.
Verrà quindi posizionato un cappotto isolante su tutto il perimetro della casa e un vespaio sotto il pavimento. Il riscaldamento avverrà tramite un impianto a pavimento sia per il raffrescamento che per il riscaldamento. Esso sarà alimentato da una pompa di calore che ha la caratteristica di utilizzare l’energia gratuita, ecologica e rinnovabile prodotta dall’impianto fotovoltaico ideale per ridurre i consumi di energia e le emissioni di CO2.
Saranno sostituiti i serramenti con altri a bassa dispersione termica e tagliate le banchine per eliminare i ponti termici
Verrà eliminato il gas metano e per la produzione di acqua calda verrà installato un bidone di accumulo da 2000l, per le cucine verranno utilizzate piastre ad induzione
Vi sarà un impianto fotovoltaico da 15 KW abbinato a batterie di accumulo
Vorremmo installato un impianto VMC(Ventilazione Meccanica Controllata):
La World Health Organization ci dice che negli ambienti chiusi l’inquinamento è da 2 a 10 volte superiore rispetto all’esterno, occasionalmente anche 100 volte di più (2009). Ci sono diverse origini di inquinamento dell’aria nelle nostre abitazioni, scuole, luoghi di lavoro, divertimento e socializzazione dove trascorriamo il 90% del nostro tempo (Unione Europea – ECA report n°23 Ventilation, Good Indoor Air Quality and Rational Use of Energy.):
- umidità (il 20% degli edifici denuncia presenza di umidità. WHO – Guidelines for indoor air quality: dampness and mould – 2009)
- muffe e condense
- radon (l’esposizione indoor al radon, la seconda causa di cancro ai polmoni al mondo.WHO-Handbook on indoor radon 2009)
- formaldeide dei mobili
- CO2 prodotta dalle personi occcupanti l’edificio
- inquinamento proveniente dall’esterno
Le malattie letali dovute agli inquinanti dell’aria interna provocano nel mondo 2 milioni di morti premature ogni anno (World Health Organization).
Secondo le linee guida europee della WHO 2009 relative alla qualità dell’aria all’interno delle abitazioni, è necessario assicurare un idoneo ricambio di aria, adeguato a garantire il minimo comfort ed a tutelare da patologie legate ad un eccesso di inquinanti negli ambienti. La soluzione sembra banale, areare gli ambienti ma spesso questo non è possibile.Data questa premessa è facile capire l’importanza di sistemi a Ventilazione Meccanica Controllata (VMC), un impianto che permette di ventilare i locali chiusi utilizzando l’aria esterna:
- L’ambiente viene bonificato dalle sostanze dannose e riportato a ottimali condizioni di ventilazione
- L’aria interna esausta/viziata (nonché calda e umida) viene aspirata ed espulsa all’esterno, ma il suo calore viene trattenuto mentre viene immessa aria nuova dall’esterno (filtrata da appositi filtri)
- controllo dell’umidità interna (prima causa di condense e muffe)
- protezione dall’inquinamento atmosferico
- composizione ionica dell’aria inalterata
- risparmio energetico grazie al recupero del calore
- Eliminazione dei principali allergeni volatili
MOTIVAZIONI CHE RENDONO NECESSARIA LA COSTRUZIONE / RISTRUTTURAZIONE
Dopo 11 anni di attività si è reso necessario per la Casa Famiglia cercare una nuova casa perché, come già descritto, molte sono state le spese di adeguamento dell’attuale casa (circa 100.000 euro nell’arco di 10 anni). Inoltre, l’attuale abitazione non è di proprietà ma è stata in comodato d’uso fino al 2020, anno in cui è stato introdotto dai proprietari un affitto calmierato.
La casa acquistata dall’Associazione è stata scelta per la grande potenzialità legata agli ampi spazi, alla divisione degli interni e alla posizione centrale. Tutti questi fattori sono stati determinanti nella scelta della Cascina che si presenta al momento solo in metà parte ristrutturata e per il resto in stato di abbandono. I lavori di ristrutturazione sono quindi fondamentali per la messa in sicurezza degli spazi e per poter rispondere in modo adeguato agli obiettivi della Casa Famiglia: permette a minori soli e in difficoltà di perseguire una giovinezza e una maturità serena e costruttiva.
BUDGET
4.-Budget-e-rendicontazione-FPV_dettagliato_con-AltreFonti-e-Fonti-Proprie_Casa-Betania-di-Maria